Archive from Gennaio, 2015

Zeto n.4 – ottobre 2009

Gen 2, 2015   //   by Marco Polidori   //   zeto  //  No Comments

IN GUERRA:

La storia potrebbe facilmente essere raccontata da un nostro militare in Afghanistan, magari un giovane di qualsiasi città italiana, oppure proveniente da un piccolo paese dove non esiste altra possibilità di lavoro, se non ancora essere prete o soldato. Lo vogliamo sottolineare perché troppo spesso la guerra non è una scelta per nessuno di coloro che la combattono, ma solo… per i grandi che la finanziano.

Zeto n.3 – agosto 2009

Gen 2, 2015   //   by Marco Polidori   //   zeto  //  No Comments

MA IL CIELO…:

Questo primo racconto più serio e riflessivo, tratta il delicato e attuale tema delle “morti bianche”, in un momento storico dove il lavoro scarseggia e la crisi economica impedisce, a volte, degli investimenti necessari per la sicurezza.

RE GILBERTO / IL GIARDINO FILOSOFICO:

questa seconda storia è fatta apposta per essere letta “sotto l’ombrellone” (infatti l’albo è stato distribuito nello scorso mese di agosto negli stabilimenti balneari). Al posto della classica storia ci sono una serie di strisce umoristiche.
Re Gilberto: il personaggio che da il nome alla serie è un basso, perfido e brutto re di un non meglio precisato regno, in una non meglio precisata epoca medievale. Gli fanno da spalla, fra gli altri, la cugina Ermengarda, il fedele luogotenente Lamberto, il mago Alcuino e un ex principe ora ridotto allo stato di rospo.
Il Giardino Filosofico: strisce umoristico-filosofiche, con diversi personaggi ci fanno conoscere dei concetti filosofici ridendoci un po’ su.

Zeto n.2 – luglio 2009

Gen 2, 2015   //   by Marco Polidori   //   zeto  //  No Comments

IL CONFESSIONALE:

Conosciamo due carissimi amici di Zeto. Sonia è un travestito brasiliano vivace e solare, che sta raggranellando i soldi prostituendosi al fine di operarsi e diventare definitivamente donna. Padre Daniel è invece un prete giovane, sensibile e dalla mente molto aperta, anche se inesperto e a volte un po’ ingenuo. Sonia e Zeto decideranno di aiutare proprio quest’ultimo, che non sempre si sente all’altezza nel dare parole di conforto e consigli ai suoi parrocchiani, anche se nel farlo rischieranno di uscire dalle righe della… morale cattolica. Una storia da leggere con un sorriso ironico…

E TUTTO ANDÒ A PUTTANE:

È l’avventura di un ragazzo, che avrebbe ormai l’età per essere indipendente ed è costretto a cercare una casa in affitto, mentre è alle prese con varie storie sentimentali andate male, e bisognoso di un po’ di conforto… fisico!

Zeto n.1 – giugno 2009

Gen 2, 2015   //   by Marco Polidori   //   zeto  //  No Comments

IL PAESE DELLE BETULLE:

«[…] Ho rivissuto la mia esperienza attraverso gli occhi del protagonista e, se non ho assistito al “viaggio nel tempo” in cui si è ritrovato Zeto, ho comunque avuto la sensazione netta che in quel posto qualcosa continui a compiersi ancora e ancora e ancora, in un silenzio gonfio di angoscia sorda. Mi sono chiesto se, girandomi, non avrei visto arrivare uno di quei treni a vapore, che all’inizio Zeto crede parte di una rappresentazione. Ho immaginato quel treno fermarsi davanti al fabbricato in legno con il tetto a spiovente. Ho immaginato l’agghiacciante presenza dei comandanti nazisti e le grida furiose dei soldati che ordinano ai prigionieri di scendere dai vagoni. E ho pensato alla stanchezza di questi esseri umani, al loro stato dopo due settimane di viaggio pigiati in quei container, come bestie da macello, sprovveduti, confusi, increduli ed impauriti. Sporchi ed affamati. Ho pensato ai tranelli psicologici di quegli assassini che chiedevano chi volesse “usufruire” dei camion, testando in questo modo chi, per certo, non era in grado di lavorare. E ho immaginato un bambino di cinque anni, che forse rappresenta l’impotenza davanti a tutto questo, il suo viaggio che si sovrappone a quello di Zeto per un appuntamento organizzato al di là del tempo, a più di sessant’anni di distanza. […]
Così si riscopre un po’ ebreo, un po’ zingaro, omosessuale, vecchio, storpio, un po’ più pazzo e soprattutto vivo, davanti alle metastasi della morte aggrappata nella mente, negli occhi vuoti e nei gesti di quegli assassini.»
Gianluca Serratore

TUTTO CORRE / LA VOCE DELLA NOTTE:

In queste due brevi storie mettiamo in primo piano la fantasia e il saper andar oltre delle cose, un po’ come facciamo noi disegnatori e sceneggiatori quando ci mettiamo davanti ad un foglio bianco: sogniamo la realtà!

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